OpenAI hat die Testversion seiner lang erwarteten Suchmaschine gestartet, die Informationen aus verschiedenen Quellen, darunter Nachrichten von Geschäftspartnern wie dem Wall Street Journal und dem Atlantic Magazine, zusammenfasst und zitiert.
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OpenAI lanciert la versione di prova del suo motore di ricerca tanto atteso, che riassume e cita informazioni provenienti da varie fonti, tra cui notizie di partner commerciali come il Wall Street Journal e l'Atlantic Magazine.
Das Tool, genannt SearchGPT, fasst Informationen von Websites, einschließlich Nachrichtenportalen, zusammen und ermöglicht es Nutzern, wie beim beliebten Chatbot ChatGPT, Nachfragen zu stellen. Die Quellen werden am Ende jeder Antwort in Klammern verlinkt.
Lo strumento, chiamato SearchGPT, riassume informazioni dai siti web, compresi i portali di notizie, e consente agli utenti di fare domande di follow-up come con il popolare chatbot ChatGPT. Le fonti sono collegate tra parentesi alla fine di ogni risposta.
Una funzionalità aggiuntiva nella barra laterale mostra agli utenti ulteriori risultati e fonti con informazioni rilevanti.
SearchGPT rappresenta la sfida più diretta di OpenAI al dominio di Google nel mercato dei motori di ricerca, da quando il rilascio di ChatGPT nel 2022 ha colto l'azienda tecnologica di sorpresa. Quest'anno, Google ha ampiamente introdotto la propria funzione di ricerca basata sull'intelligenza artificiale, che sintetizza informazioni da diverse fonti web. Giovedì, le azioni della società madre di Google, Alphabet, sono diminuite di quasi il 3%.
Weitere KI-Unternehmen wie Perplexity, das von Jeff Bezos unterstützt und von einem ehemaligen OpenAI-Mitarbeiter gegründet wurde, treten ebenfalls in den Suchwettbewerb ein.
Altri aziende di IA come Perplexity, supportata da Jeff Bezos e fondata da un ex dipendente di OpenAI, stanno partecipando anch'esse alla competizione di ricerca.
OpenAI gab an, mit Verlegern zusammengearbeitet zu haben, um das Suchtool zu entwickeln. In den letzten Monaten haben Vertreter von OpenAI Verlegern Mock-ups der Funktion gezeigt, die zunehmend besorgt darüber sind, wie KI ihre Redaktionen und Nachrichtenbeschaffung verändern könnte, insbesondere angesichts jüngster Rückgänge des Online-Traffics für viele Verleger.
OpenAI ha dichiarato di aver collaborato con gli editori per sviluppare lo strumento di ricerca. Negli ultimi mesi, i rappresentanti di OpenAI hanno mostrato agli editori dei mock-up della funzione, preoccupati sempre di più del modo in cui l'intelligenza artificiale potrebbe cambiare le loro redazioni e la raccolta di notizie, soprattutto alla luce dei recenti cali del traffico online per molti editori.
I editori temono che gli strumenti di ricerca basati sull'IA di OpenAI o Google forniscano risposte complete basate sui contenuti delle notizie, eliminando così la necessità di cliccare su un link dell'articolo e privandoli di traffico online e entrate pubblicitarie.
Es ist unklar, wie viel Traffic ein Produkt wie SearchGPT den Verlegern bringen könnte. „Wir erwarten, mehr über das Nutzerverhalten im Test zu erfahren“, sagte eine OpenAI-Sprecherin.
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Non è chiaro quanta traffico un prodotto come SearchGPT potrebbe portare agli editori. "Ci aspettiamo di imparare di più sul comportamento degli utenti durante il test", ha detto una portavoce di OpenAI.
Die Verleger sind nach mehr als einem Jahrzehnt Erfahrung mit den Launen von Technologieunternehmen wie Facebook und Google, deren Produktänderungen manchmal zu drastischen Änderungen im Online-Traffic führten, vorsichtig bei Tech-Partnerschaften.
I editori, dopo oltre un decennio di esperienza con i capricci delle aziende tecnologiche come Facebook e Google, le cui modifiche ai prodotti a volte hanno comportato cambiamenti drastici nel traffico online, sono cauti nelle collaborazioni tecnologiche.
Ihre Bedenken wurden weiter geschürt, als Perplexity letzten Monat eine Geschichte des Forbes Magazins für eines seiner Produkte verwendete, ohne die Nachrichtenquelle bis zum Ende der Seite zu erwähnen. CEO Aravind Srinivas führte das Problem auf „grobe Kanten“ des Produkts zurück.
Le loro preoccupazioni sono state ulteriormente alimentate quando Perplexity ha utilizzato un articolo della rivista Forbes per uno dei suoi prodotti il mese scorso senza menzionare la fonte della notizia fino alla fine della pagina. Il CEO Aravind Srinivas ha attribuito il problema a "aspetti grezzi" del prodotto.
Dennoch sehen viele Verleger den Wert darin, Zugang zu ihrem geistigen Eigentum an KI-Unternehmen zu verkaufen, die große Mengen an Daten und Inhalten benötigen, um ihre KI-Systeme zu verfeinern und neue Produkte wie SearchGPT zu entwickeln.
Tuttavia, molti editori riconoscono il valore di vendere l'accesso alla loro proprietà intellettuale alle aziende di intelligenza artificiale che necessitano di grandi quantità di dati e contenuti per perfezionare i loro sistemi di IA e sviluppare nuovi prodotti come SearchGPT.
Im vergangenen Jahr hat OpenAI Partnerschaften mit einer Reihe von Nachrichtenverlegern geschlossen, darunter Politico, Axel Springer (Muttergesellschaft von Business Insider), die Associated Press, Le Monde, die Financial Times und IACs Dotdash Meredith, zu dem Publikationen wie People und Better Homes & Gardens gehören.
Lo scorso anno OpenAI ha stretto collaborazioni con una serie di editori di notizie, tra cui Politico, Axel Springer (società madre di Business Insider), Associated Press, Le Monde, Financial Times e Dotdash Meredith di IAC, che include pubblicazioni come People e Better Homes & Gardens.
In alcuni di questi accordi, OpenAI ha concesso ai publisher milioni di dollari in contanti e crediti cloud, in cambio del diritto di addestrare nuovi modelli di intelligenza artificiale generativa con i loro contenuti.
Andere Verleger, darunter die New York Times, haben sich entschieden, OpenAI und seinen Unterstützer Microsoft vor Gericht zu bekämpfen und behaupten in Klagen, dass ihre Inhalte ohne Erlaubnis zur Schulung von OpenAIs Systemen verwendet wurden. OpenAI hat erklärt, dass die Klage der Times unbegründet sei.
Altri editori, tra cui il New York Times, hanno deciso di combattere OpenAI e il suo sostenitore Microsoft in tribunale, sostenendo nelle cause legali che i loro contenuti sono stati utilizzati senza autorizzazione per l'addestramento dei sistemi di OpenAI. OpenAI ha dichiarato che la causa del Times è infondata.
Molti dei colloqui che OpenAI ha avuto con gli editori sullo strumento di ricerca si sono concentrati su come i loro contenuti di notizie vengono utilizzati nelle risposte alle richieste. Giovedì, OpenAI ha dichiarato che gli editori possono controllare come i loro contenuti appaiono in SearchGPT.
In una dichiarazione che faceva parte del comunicato stampa di OpenAI di giovedì, il CEO di News Corp Robert Thomson ha affermato che il CEO di OpenAI Sam Altman e altri dirigenti avevano capito che ogni ricerca basata sull'intelligenza artificiale deve basarsi su "informazioni di alta qualità e più affidabili da fonti attendibili".
SearchGPT sarà inizialmente testato come prodotto separato, ma OpenAI prevede di integrarlo infine nel suo servizio principale ChatGPT. I publisher di notizie e i creatori di contenuti saranno tra i primi tester, e OpenAI offrirà una lista d'attesa su cui gli utenti statunitensi potranno iscriversi per provare lo strumento.
Der Eigentümer des Wall Street Journal, News Corp, hat eine Content-Lizenzierungspartnerschaft mit OpenAI abgeschlossen.
